di Paolo Cavaleri
CINETICA-Manifestare disagi, dare il consenso, chiedere aiuto. Hanno tutti e tre una cosa in comune: esprimersi. Molte volte esprimerci come vorremmo non è consigliabile, in quanto si pensi a priori di mancare di delicatezza, rispetto od oltraggiare le persone intorno a noi. Sono le intenzioni invisibili e quasi mai dichiarate per ritrosia la causa di alcuni silenzi. La verità di potersi concedere a delle idee che potrebbero ipoteticamente andare bene per tutti viene chiamata utopia. Tuttavia, essendo io stesso entrato da anni in età matura e comprendendo le regole del bon ton occidentale, ho solo la possibilità di invitare le persone a non voler perdere il contatto con il proprio bambino interiore. Lascio agli infanti, i puri, e a chi ha voglia di ascoltare questa storia, la possibilità di vedere con fantasia una prospettiva che se solo fosse condivisa, farebbe vivere senza paura tutti noi.
Un sogno per domani – (2000)
“Credo che sia difficile per certa gente, ehm abituata a certe cose, anche se sono brutte … cambiare. E le persone si arrendono, e quando lo fanno poi tutti … tutti ci perdono”
In una scuola elementare di Las Vegas, l’insegnante Eugene Simonet, tiene un corso di sociologia proponendo alla classe un’idea per cambiare il mondo. Egli è un uomo adulto e sfigurato in volto, e tiene un atteggiamento professionale coi bambini. Su tutti loro, uno in particolare di nome Trevor sembra recepire il messaggio più utile alla società perché spinto dalle parole dell’uomo: “Si, c’è un mondo là fuori e anche se decidete di non volerlo incontrare comunque vi colpirà dritto in faccia”
Così, Trevor, ipotizzando uno progetto sociale chiamato ‘Passa il favore’ spiega come aiutando tre persone, che a loro volta ne aiuteranno altre tre, il mondo possa cambiare. Mettendo dunque subito in atto l’idea, il bambino ospita a casa un clochard a insaputa della madre Arlene la quale, capito il compito, chiede spiegazione al professor Simonet. Ben presto anche i due adulti saranno fra i beneficiari delle intenzioni del bambino: sua madre è una donna single con due lavori che attende il padre alcolizzato, ed Eugene un uomo solo pieno di dolore che farà fatica a lasciarsi dietro i passati traumi. Una curiosa dinamica muove la storia dei personaggi. Un giornalista fuori città, sentita questa leggenda di ‘Passa il favore’, arriverà a Los Angeles dopo aver lui stesso beneficiato di una cortesia da uno straniero. Lui, il clochard, il professore e la madre saranno inconsapevolmente legati dall’animo nobile del ragazzo.
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‘Un sogno per domani’ in inglese ‘Pay it forward’ è un film del 2000 ispirato direttamente dal romanzo ‘La formula del cuore’ di Catherine Ryan Hyde. Pellicola con attori come Haley Joel Osment, Helen Hunt, Kevin Spacey, Jay Mohr, Jim Caviezel, Jon Bon Jovi, Angie Dickinson, David Ramsey, rappresenta un cult per gli amanti del genere appartenenti alle commedie romantico-drammatiche. Finale che avrebbe potuto riservare di meglio al piccolo e nobile fautore del progetto sociale, è comunque anticipato da un iter di avvenimenti importanti, e meravigliosamente comuni: Trevor è un piccolo idealista che vorrebbe solamente vedere come il mondo non sia solo merda, come da lui detto. Saranno tre le persone a cui darà aiuto ma di riflesso altererà le dinamiche comportamentali degli stessi apportando una rivalutazione delle etiche che intercorrono nei rapporti umani.
Buona visione
Non sappiamo mai veramente come la nostra vita possa essere d’impatto per gli altri. Trevor, come ognuno di noi, in un periodo della sua vita, intensa per l’età che ha nella pellicola, ha solo creduto di poter realizzare qualcosa … senza imporlo, al massimo chiedendo agli interessati la stessa cosa di cui lui alla fine aveva bisogno per realizzare il suo desiderio: aiuto.